COME AGOSTINO, CHE È UN IMPRENDITORE, È ANDATO INCONTRO AL PIGNORATO DELLA SUA VILLA .

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Agenzia Immobiliare MELZO


Ho conosciuto Agostino per caso in un bar. Ero al banco e avevo ordinato un caffe come mi capita di fare quasi tutte le mattine sempre alla stessa caffetteria.

Con il titolare negli anni si è instaurata una certa confidenza e quella mattina - era il 2008 - con il volto serio mi prese da parte e mi volle parlare di quel suo caro amico che sedeva ad un tavolo in fondo alla sala.

Vi chiederete perché vi racconto una storia di molti anni fa sono convinto che sia estremamente attuale .

Agostino sembrava pensieroso, “giocava” nervosamente con un mazzo di chiavi, il barista mi presentò e disse: questo signore potrà aiutarti.

Antonio mi guardò con aria assente, mi fece cenno di sedermi e disse “lascia perdere” all’indirizzo del barista che nel frattempo si era girato per tornare al banco.

Dopo alcuni minuti, con diffidenza e pudore Agostino iniziò a raccontarmi la sua storia di imprenditore.

Una piccola azienda, 5 dipendenti e un periodo non facile dovuto alla crisi di quel tempo .

L’attività non girava, faceva fatica ad incassare e i suoi fornitori pressavano per i pagamenti delle fatture per le materie prime di cui aveva bisogno, per la produzione ed addirittura alcuni chiedevano pagamenti in anticipo.

L’azienda con 15 anni di attività alle spalle era comunque a conduzione familiare e Giovanna – sua moglie – dava una mano alla contabilità.

Erano entrambi molto preoccupati, i debiti crescevano giorno dopo giorno e le banca aveva iniziato a chiamare con insistenza per chiedere di rientrare dai fidi.

Il 2008 fu un anno balordo, la crisi finanziaria dovuta ai subprime stava avendo gravi conseguenze a livello mondiale, vi ricordate ?

Agostino, era veramente disperato; era stato costretto a licenziare i dipendenti che collaboravano con lui da anni e non se ne dava pace. Lo spettro del fallimento era dietro l’angolo.

Sto perdendo tutto mi diceva, anni di sacrifici . Quello che però turbava veramente Agostino era la paura di perdere la stima di sua moglie ed il rispetto di sua figlia .

Marta frequentava l’università, era sicuramente l’orgoglio di Agostino, lui che si era rimboccato le maniche e da semplice perito tecnico aveva sfidato i mercati come imprenditore.

Marta era prossima alla laurea, mancavano ormai pochi esami per poi discutere la tesi in ingegneria.

Lo invitai a fare una passeggiata perché avevo la voglia di fumare una sigaretta. Quel racconto mi aveva turbato.

Mi chiese: cosa posso fare? Non so risposi io … sono un agente immobiliare mi occupo di case .

La sua casa era stata pignorata, “a breve non avrò più neanche quella” disse.

In quel momento decisi di non voltarmi dall’altra parte, lo invitai presso il mio studio il giorno seguente e gli chiesi di portare tutti i documenti compresi quelli del pignoramento.

“Lascia perdere mi disse”.

Il giorno dopo si presentò comunque con l’intero incartamento e dalle visure ipotecarie ebbi chiara la situazione .

Nel giro di pochi giorni riuscii ad individuare e contattare tutti i creditori e paventai l’ipotesi di un saldo e stralcio dei debiti di Agostino.

Nel giro di poche settimane misi intorno ad un tavolo tutti i creditori, banca compresa.

Mi concentrai poi sulla bella villa di proprietà e in men che non si dica individuai tra le mie richieste un acquirente disposto a comprarla, ma soprattutto a pagarla al suo giusto prezzo.

Forte della proposta d’acquisto, ricontattai i creditori insieme alla banca con una proposta organizzata a Saldo e stralcio in tempi brevi prima dell’ ormai imminente asta.

Forse in quel momento Agostino vide un po’ di luce in fondo al tunnel.

Tutti accettarono la proposta di chiudere le pendenze al ribasso – in tempi certi- ed alle nostre condizioni.

Ora però dovevo pensare a come sistemare la famiglia che grazie alla vendita avrebbe risolto non pochi problemi.

Individuai nello stesso Comune di residenza uno splendido appartamento della dimensione giusta, era l’ultimo in vendita di una nuova costruzione.

Parlai con il costruttore e l’immobiliare proprietaria, spiegai la situazione e proposi una formula preparazione all’acquisto nuova e poco – in quegli anni – conosciuta : Il rent to Buy .

Il rent to buy è diverso dall’affitto a riscatto prevede due contratti ( lagati tra loro ) da sottoscrivere davanti al Notaio.

Un preliminare di compravendita notarile trascritto

Un contratto di locazione registrato

Nel 2008 era fantascienza!

Con l’ausilio dello studio notarile di fiducia spiegammo all’immobiliare il progetto di acquisto tramite la formula del Rent to buy che accettò ed Agostino ebbe finalmente la sua nuova casa.

Nel 2012 l’attività si riprese e i fatturati tornarono ai livelli dei bei tempi ed Agostino, rinfrancato anche grazie alla figlia Marta che nel frattempo si era laureata a pieni voti ed aveva poi trovato un ottimo lavoro, decise di rogitare e chiudere il Rent to buy comprando con soddisfazione ( anche dell’immobiliare che aveva creduto nel progetto) quell’appartamento. Era il 2013. Quell'immobile che inizialmente rappresentava simbolicamente una sconfitta, a distanza di tempo era diventato il simbolo della sua rinascita.

Con Agostino ho stretto nel tempo un'amicizia vera fatta di stima e rispetto. Lo ringrazio perché è stata un’avventura piena di soddisfazioni personali e professionali, un momento di crescita importante anche per me.

Nei giorni scorsi Agostino mi ha telefonato, anzi da imprenditore evoluto mi ha videochiamato su Skype chiedendomi di poter incontrare un suo caro amico ristoratore che in questo strano 2020 con la pandemia per covid19 si trova in seria difficoltà .

Ho fissato un appuntamento per settimana prossima …



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Scritto da: Emilio Marussich

06-07-2020




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